Se da un lato l’E-Prix di Roma ha visto la conferma di re Mitch Evans, al suo quarto successo nella città eterna, dall’altro lato i santi Halo e Spark hanno salvato la vita a ben 8 piloti rimasti coinvolti in uno spaventoso incidente alla nona tornata.

Mettendo da parte una prestazione a dir poco superlativa da parte del pilota neozelandese di casa Jaguar, lo spavento per chi vi scrive era doppio: al momento dell’impatto eravamo a “pochi passi” dal punto in cui è successo tutto quanto. Una grande nube di fumo mista a polvere si è levata insieme al forte odore di bruciato per il principio d’incendio sviluppatosi su una delle vetture coinvolte, per fortuna senza intaccare il pacco batterie.

I piloti coinvolti nell’incidente erano Rast, Bird, Buemi, Da Costa, Mortara, Di Grassi e Frijns, che si sono ovviamente ritirati con le monoposto distrutte, a cui bisogna aggiungere le due DS Penske poi riuscite a ripartire e la Andretti di Lotterer, protagonista di un incidente che ha causato l’ingresso della vettura di sicurezza.

Alla fine sono arrivati al traguardo soltanto in 13, con Hughes che non è partito dopo un incidente nelle sessioni precedenti che ha costretto il team McLaren a una sostituzione quasi integrale della scocca, e Vandoorne che ha forato a pochi giri dalla fine. In conclusione è stato ancora una volta Mitch Evans, definito scherzosamente anche durante la conferenza stampa l’ottavo re di Roma, a trionfare ottenendo dunque la sua quarta vittoria sul tracciato cittadino della capitale.