La sprint race del Gran Premio d’Italia a Monza non ha tradito le attese con 18 giri di grande spettacolo, sorpassi ed episodi al limite per mettere il penultimo tassello su una stagione 2022 altamente combattuta. A vincere è Franco Colapinto che ha sfruttato appieno una pole position ereditata nella serata di ieri, Oliver Bearman ha dato spettacolo con una furiosa rimonta che lo ha portato al secondo posto e Victor Martins ha mosso un passo verso la conquista del titolo.

Colapinto è scattato davanti a tutti per la penalità inflitta a Juan Manuel Correa, che ha perso il suo miglior giro in qualifica perché ottenuto con una doppia bandiera gialla esposta, e ha conservato la prima posizione fino alla fine mentre alle sue spalle è accaduto di tutto. Se la corsa per il successo poteva sembrare un affare a tre, dopo la ripartenza dalla safety car intervenuta per rimuovere la vettura di Zak O’Sullivan dalla Prima Variante è salito in cattedra Bearman, che liberatosi della scomoda compagnia di Jak Crawford e Zane Maloney ha messo a segno due giri clamorosi riportandosi alle calcagna di Jonny Edgar e Caio Collet.

Approfittando delle schermaglie tra il britannico e il brasiliano, al 15esimo giro Bearman ha affondato la staccata all’esterno della Prima Variante scavalcando entrambi per il secondo posto. Entrato nella scia di Colapinto, il pilota Prema ha cercato un sorpasso molto complicato all’ultima curva, ma l’argentino del team van Amersfoort si è fatto trovare pronto conquistando il secondo successo stagionale dopo quello di Imola.

I sei in lotta per il titolo si sono ritrovati a combattere l’uno con l’altro e i contatti al limite non sono mancati. Ne sanno qualcosa Martins e Arthur Leclerc, che si sono pericolosamente “baciati” alla partenza durante la percorrenza della curva Biassono. Troppo vicini i due francofoni nel lungo curvone a destra, Martins ha toccato Leclerc dall’esterno ed è finito nella via di fuga ad alta velocità. Il leader del campionato si è quindi lanciato in una disperata rimonta che da oltre la top 20 lo ha riportato fino al decimo posto: un punticino importantissimo per la sua posizione di primo pretendente al titolo. Leclerc ha invece faticato nella bagarre del gruppone, uscendone solo con un ottavo posto.

Buon bottino anche per Maloney, che ha concluso quarto battuto per il podio da Collet ma davanti al compagno di squadra Edgar, che ha svolto un buon lavoro di scudiero in seno al team Trident. Grégoire Saucy ha messo a referto il sesto podio precedendo Crawford, ora fuori dai giochi. Un combattivo Josep María Martí, che ha sfruttato al massimo ogni centimetro utile della pista e anche qualcosa in più, ha portato a casa i suoi primi punti col nono posto.

Bocca asciutta per Roman Staněk, 12esimo e quarto nel mondiale ma soprattutto per Isack Hadjar, secondo nel mondiale che dopo l’errore in qualifica e rimasto col cerino in mano. Dopo un paio di episodi al limite, che lo hanno portato ad altrettanti tagli alla Roggia, il pilota Hitech si è toccato con Kush Maini al nono giro danneggiando l’ala anteriore e venendo costretto ad una sosta ai box. Alla fine ha chiuso in 27esima posizione per il pilota dell’academy Red Bull, che domani dovrà andare alla ricerca di un recupero ancor più disperato dall’ottava fila dello schieramento.

Classifica piloti

Con 26 punti ancora da assegnare domani mattina, i sei pretendenti al titolo sono chiusi in 23 lunghezze. La situazione attuale dice: Martins 127, Hadjar 121, Bearman 114, Maloney e Staněk 109, Leclerc 104.

Classifica costruttori

La Prema non ha ancora matematicamente archiviato: la sfida è ancora una volta con Trident, lontana 52 punti con 59 da attribuire.